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Appunti di diritto civile: il rapporto obbligatorio e l'oggetto dell'obbligazione

Nella sua più elementare struttura l’obbligazione si presenta come un rapporto o un vincolo che lega un soggetto ad un altro soggetto per l’esecuzione di una data prestazione.
Nell’ambito del rapporto obbligatorio si distingue tra:
• un soggetto attivo dell’obbligazione - il creditore – al quale spetta il diritto di esigere una data prestazione.
• un soggetto passivo dell’obbligazione – il debitore- il quale è tenuto ad eseguire la prestazione
• un oggetto dell’obbligazione, ovvero la prestazione dovuta dal debitore al creditore.
Con riguardo ai soggetti del rapporto obbligatorio..

L'AFORISMA GIURIDICO


"Accessorium sequitur principale"

(La cosa accessoria segue la sorte giuridica della cosa principale, della cosa, cioe', da cui essa dipende.)

Questa locuzione latina esprime il principio per cui la cosa accessoria segue la sorte del bene principale. Applicazioni di tale principio si hanno nell'art. 818 del codice civile in materia di pertinenze: Gli atti e i rapporti giuridici che hanno per oggetto la cosa principale comprendono anche le pertinenze, se non è diversamente disposto.

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L'AFORISMA GIURIDICO


"In claris non fit

interpretatio"
(Nelle questioni chiare non si fa luogo a interpretazione).
Nell'ordinamento italiano, tale principio, è codificato dall'art. 12 delle Disposizioni preliminari al Codice Civile del 1942 (note anche come Preleggi), che recita:
"Nell’applicare la legge non si può ad essa attribuire altro senso che quello fatto palese del significato proprio delle sue parole secondo la connessione di esse e della intenzione del legislatore". Il principio "In claris non fit interpretatio" è stato più volte ribadito dalla Corte di Cassazione. La Suprema Corte, infatti, si è espressa in diverse circostanze ribadendo che la ricerca dell'effettiva mens legis debba avvenire solo nel caso in cui la lettera della norma da interpretare sia ritenuta non chiara o equivocabile.In tal senso, si vedano - tra le altre - le seguenti sentenze:
- Corte di Cassazione, sentenza n. 836 del 3 maggio 1967;
- Corte di Corte di Cassazione, sentenza n. 2533 del 3 dicembre 1970.
- Si segnala inoltre: Consiglio di Stato, Sezione VI, sentenza n. 1227 del 6 marzo 2003.



Cosa sono gli GLI AFORISMI GIURIDICI ? Sono espressioni e citazioni usate ed abusate da avvocati, giuristi di ogni tempo ed ancora oggi molto frequenti.
Un Aforisma o aforismo (dal greco aphorismós, definizione) è una breve frase che condensa, similmente alle antiche locuzioni latine, un principio specifico o un più generale sapere filosofico o morale. (Wikipedia)

DISCLAIMER

La Costituzione Italiana garantisce la libertà di manifestazione del pensiero..."Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. (Art.21)"
(si prega di leggere le seguenti note)

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Inauguriamo questo spazio dedicato agli studenti e ai neo laureati in Legge che si accingono ad iniziare la pratica professionale.
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Questo blog si pone l'obbiettivo di facilitare la divulgazione di informazioni e notizie in campo giuridico, ma anche quello di consentire un'agevole condivisione delle esperienze e delle competenze in itinere dei nuovi operatori del diritto. Il tutto per dare maggiore forza alle nostre aspirazioni e cercare di affrontare insieme le tante problematiche che circondano il nostro mondo, senza tralasciare ciò che non attiene propriamente la professione e il mondo del diritto ma che con questi temi inevitabilmente si incontra o si interseca.





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